MURDER. OMICIDI A NATALE di Antonella Polenta. Storie per tutti: medievale-moderno, uomini sottomessi alle mogli, horror-erotico, vecchi intolleranti e misogini.

Nel libro Murder. Omicidi a Natale di Antonella Polenta, autrice premiata più volte in concorsi nazionali ed internazionali, vengono raccontate quattro storie a sfondo natalizio.

Tutte le storie sono ricche di intrighi avvincenti e cariche di descrizioni, che fanno immaginare le scene di ambientazioni e di ogni circostanza in maniera molto credibile. Gli elementi usati per descrivere i profili degli assassini nel corso delle indagini rendono la lettura piacevolmente coinvolgente per chi ama la criminologia.

Nella prima storia, Tracce di sangue in Lapponia, si racconta la morte di un finto Babbo Natale.
Azzeccata la scelta di introdurre anche la religione sciamanica che afferma l’esistenza di altre leggende e credenze e, allo stesso tempo, allontana l’immagine di morte del simbolico Babbo Natale, che avrebbe potuto urtare la sensibilità di qualche lettore. Il riferimento al gotico-medievale dona un tono ulteriore di mistero all’intera vicenda ambientata nel mondo attuale di tecnologia-informatica.

Nella seconda storia, Giorno 17 in Bermondsey Square, ambientata a Londra, si raccontano le fantasticherie di un uomo su come ammazzare la moglie che non sopporta più.
Di lettura gradevole e finale avvincente.

Nella terza storia, Viaggio in Italia, si ricalca il viaggio ottocentesco degli scrittori e studiosi di storia e di arte del Gran Tour, con tappa obbligata in Sicilia. Ciò che accade a quattro ragazzi all’interno di una catacomba riporta maggiormente alla notte di Halloween che a quella di Natale, in stile horror e un po’ erotico.

Nella quarta storia, Il regalo di Natale, ambientata a Londra, la morte di un uomo è avvolta dal mistero della malattia di un vecchio e da antichi dissapori.
Un intrigante giallo investigativo tutto da scoprire.